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Il ruolo degli Indiani
rispetto alla guerra

di Davide Pastore

(apparso su ICSM 16.06.01)



Questa è una monografia sugli indiani ("Native Americans", come si usa dire oggi) durante la A.C.W., principalmente dedicata alle Nazioni (come venivano definite) stanziate nel Indian Territory (attuale Oklahoma), e principalmente dal punto di vista del Sud. La monografia è tutt'altro che completa, ma non volevo raggiungere proporzioni giganti. Molti dei passaggi storici sono stati scritti a memoria, ed è possibile che ci siano un certo numero di errori più o meno grandi. Le note sono al fondo, dopo l'elenco delle fonti.


Geografia


Cliccare qui per vedere la stessa mappa con maggiori dettagli e toponimi leggibili (364Kb).

Mappa

La mappa di partenza, riportata sul CD dell'atlante OR, è di molto posteriore alla guerra e non rende bene l'idea di quanto il West fosse selvaggio nel 1860: ci sono troppe strade e troppe città. Ho indicato:

- in rosso, le (poche) ferrovie esistenti a Ovest del Mississippi. La linea che attraversa lo Iowa fino a Omaha è il primo troncone della ferrovia trans-continentale [costruito ex-novo, piuttosto che agganciarsi al terminale di St.Joseph portando ricchezza all'odiato Missouri] la cui costruzione fu poi completata tra il luglio 1865 ed il maggio 1869.

- in rosa, le principali linee di comunicazione esistenti, che per gli appassionati di western dovrebbero suonare mitiche: a nord l'Oregon Trail e la Pony Express Route, al centro la Santa Fe Trail, ed in basso la meno celebre Pacific Mail Route.

- la linea gialla rappresenta, grosso modo, il confine tra la civiltà propriamente detta ed il Selvaggio West. C'erano cittadine e villaggi ulteriormente nell'interno, specie per un certo tratto lungo i fiumi principali (ad esempio lungo l'intero Rio Grande fino a Santa Fe), ma si trattava principalmente di insediamenti di pionieri [#0].

- in marrone, le battaglie citate nel testo:
1C - Wilson's Creek, Mo. (18.08.61)
2R - Pea Ridge, Ark. (05.03.62)
3N - Newtonia, Mo. (30.09.62)
4G - Prairie Grove, Ark. (09.12.62)
5A - Arkansas Post, Ark. (11.01.63)
6H - Helena, Ark. (04.07.63)
7S - Sabine Crossroads, La. (08.04.64)
8J - Jenkins' Ferry, Ark. (30.04.64)
9W - Westport, Mo. (23.10.64)

- la linea verde, oltre che riempire il vuoto, indica il percorso della spedizione di Price in Missouri nell'autunno 1864 (da Camden, Ark. a Bonham, Tex.) l'operazione militare di più ampio respiro svoltasi nel Trans-Miss.



Questa è un dettaglio della precedente, con l'indicazione dei territori delle varie Nazioni indiane. Andiamo a descriverle, più o meno in ordine di importanza relativa:

Nazioni

1) Cherokee (originari di Tenn., N.C., Ga.). La capitale della nazione, Tahlequah, era la città (o meglio, la cittadina) principale del Territorio.
Popolazione al 1860: 21.000

2) Creek (o Muskogee, come se stessi si definivano; S.C., Ga., Ala.).
Popolazione 13.550

3) Choctaw (la nazione più vicina al Sud ed alla civiltà bianca, anche per semplici ragioni geografiche) ma anche tutto sommato la meno bellicosa; Ala., Miss.).
Popolazione 18.000

4) Chickasaw (nazione imparentata con i Choctaw; Ala., Miss.).
Popolazione 5.000

5) Seminole (nazione imparentata con i Creek; Ga., Fla.)
Popolazione 2.267

6) Neosho Agency; termine che raggruppava le nazioni:
- Osage (Kansas; quasi gli unici di tutto l'articolo ad abitare ancora le loro terre ancestrali)
- New York (cioè Irochesi; già a suo tempo trasferiti in Wis.)
- Quapaws, Seneca, Shawnee (come "Q" nella mappa; Oh., Ky.)
Popolazione 4.863

7) Reserve Indians; termine con cui si indicavano varie popolazioni minori (Wichita, Tonkawa, Euchee, etc.) accorpate insieme sulla parte meno ospitale del Territorio Indiano (usualmente indicata come "Leased District", e difficilmente distinguibile dal deserto).
Popolazione 2.500

8) Riserve minori del Kansas, abitate da una collezione di genti di diversa provenienza (Kansa, Munsee, Delaware, Kickapoo, Potawatomie, Miami, Ottawa, Chippewa, Wyandot, Wea, Peoria, Kaskaskia, Piankashaw, Sac and Fox, etc...). Alcune delle riserve erano ulteriormente a nord di quanto è mostrato nella mappa.
Popolazione 7.000

Per un totale di circa 74.000 abitanti. Le tribù indicate in rosso (Cheyenne ed Arapaho in Colorado, Kiowa e Comanche in Texas) erano ovviamente, come da ogni buon western che si rispetti, ostili all'uomo bianco. Questa era almeno l'opinione dei Texani, che in genere nutrivano verso i nativi un odio atavico [#1].


La situazione politica nel Territorio


Quanto segue è specifico per i Cherokee, che erano considerati la Nazione più importante, ma è applicabile in qualche misura alla maggior parte delle altre.

La Nazione era divisa in due fazioni, che schematizzando potremmo definire:

1) minoranza, pro-sudista, sanguemista [da non intendersi come razzismo spregiativo, NdR.], tendente all'integrazione civile, sociale e religiosa nella "American way of life", forza economica trainante, ricca, proprietaria di schiavi.

2) tutto il contrario!

La divisione tra ala "collaborazionista" (Cfr. "Pocahontas", NdR.) e ala "etnica" risaliva indietro nel tempo. Esisteva una forte tensione tra le due, ed i secondi accusavano (giustamente!) i primi di avere venduto (a proprio beneficio) negli anni '30-'40 le loro terre ancestrali ai coltivatori di cotone, accettando di essere trasferiti in mezzo al nulla. Da dire che i secondi non avevano mancato di fare giustizia sommaria, assassinando un cospicuo numero dei più autorevoli tra i primi; e nonostante fossero passati decenni, la tensione tra i clan principali restava alta (Uso il termine "clan" perchè è il più appropriato a descrivere la situazione sociale esistente, che ricorda in qualche modo la vecchia Scozia, se non addirittura certi fenomeni del nostro Sud).

Sebbene i pro-sudisti detenessero il potere economico, il potere politico era in genere espresso dagli anti-sudisti, ad indicare il fatto che molti indiani non avevano perdonato il Sud per averli costretti a migrare. Era particolarmente risentito il fatto che tutto il potere giuridico sul Territorio fosse esercitato dal tribunale di Fort Smith, Ark., che - si accusava - raramente prendeva decisioni che potessero nuocere agli interessi del proprio Stato.

Sul versante positivo, gli indiani erano esentati dal pagamento delle tasse e ricevevano a fondo perduto - a titolo di risarcimento per la loro migrazione - aiuti alimentari e "umanitari", come si direbbe oggi; intorno a cui gli intermediari bianchi accumulavano una vera fortuna con intrallazzi di vario genere. C'erano anche in ballo risarcimenti economici di un certo peso: nel 1860 il governo USA doveva ancora versare - ai soli Cherokee - quattro milioni di dollari, tra danni e interessi.

Gli americani avevano fatto un grosso sforzo per "civilizzare" questi indiani (sforzo indubbiamente paternalistico e neo-colonialista, ma tutto sommato sincero). Si pubblicavano libri e giornali stampati in doppia lingua (inglese e cherokee), i rampolli di buona famiglia andavano a studiare nelle università dell'Arkansas, i leader principali posavano in foto in marsina e cravatta. D'altra parte, i meno abbienti non sempre erano d'accordo. Dice Monaghan:

"Recentemente tra i purosangue si era sviluppata una nostalgia [#2] per la loro antica cultura. Una nuova e popolare società segreta chiedeva ai membri di promuovere le loro antiche usanze tribali. Keetoowah, come era chiamata, contava 2.000 devoti membri [...]. Missionari nordisti erano accusati di sponsorizzare questa società segreta come metodo per promuovere l'abolizionismo. Così fedeltà all'Unione, abolizionismo, e divinità tribali, divennero una trinità nella mente degli indiani purosangue [...]. I sanguemisti liberali irridevano a questi indiani che sembravano guardare indietro anzichè avanti, e li chiamavano con derisione "pin indians", un nome che si diceva fosse originato dalle riunioni clandestine di Keetoowah nelle colline [#3], come i mitici piccoli uomini di Washington Irving che si chinavano sotto i tuoni sui Monti Catskill [...]. In aggiunta alle spinte conflittuali dei piantatori schiavisti e delle antiche tradizioni tribali, una terza forza era entrata nelle capanne degli indiani dopo la loro migrazione. Le grandi pianure, con orizzonti illimitati e bisonti selvaggi, era solo a due o tre giorni di marcia verso il tramonto. I giovani indiani delle tribù civilizzate cavalcavano lontano, e tornavano con qualcosa del carattere degli "indiani selvaggi" - un nuovo sistema di valori, indiano ma molto diverso dal concetto Keetoowah di usanze tribali del Tenneessee [#4] [...]. Queste pressioni contrastanti erano già laceranti di per sé; ed ora la guerra civile era intervenuta a dividere gli indiani dal loro tradizionale Grande Padre Bianco. Eccitati, confusi ed insicuri, gli indiani potevano lanciarsi su ogni strada che avesse loro promesso la salvezza."



Questa immagine rappresenta due ritratti, che impersonano lo scontro culturale che si svolgeva nelle Nazioni.

ritratti

A sinistra lo studioso Sequoya (1770-1843) nel costume tradizionale Cherokee, che è molto - per non dire del tutto - diverso da quello che un profano generalmente attribuirebbe ad un pellerossa (notare il caratteristico turbante), mentre mostra l'alfabeto che ha ideato [#5] per permettere agli indiani di scrivere nella propria lingua.

A destra il generale di brigata (P.A.C.S.) Stand Watie (1806-1871), in una forse non del tutto riuscita, ma volonterosa, imitazione di un notabile americano, a rappresentare l'elite pro-sudista favorevole all'integrazione razziale e culturale.



Un cenno finale alle riserve minori del Kansas. I terreni erano stati assegnati agli indiani molto prima che si pensasse di costituire uno stato, e si immaginasse un arrivo in massa di coloni bianchi verso la Terra Promessa (c'è un quadro molto celebre che raffigura John Brown mentre guida il suo gregge verso il Kansas. In una mano ha la Bibbia, nell'altra un fucile, e la sua espressione non è quella di uno con cui si vorrebbe mai litigare).

Il comportamento dei nuovi arrivati non fece onore alla loro causa: nei casi migliori gli indiani furono convinti con le buone, o con la truffa e l'inganno, a trasferirsi più a Ovest [#6], ma altre volte i coloni si presero semplicemente le terre che volevano. I nativi, divisi tra tante piccole nazionalità, deboli, ed in genere non molto addentro ai dettagli legali e giuridici - rispetto ai Cherokee il loro livello era francamente semi-primitivo - non poterono che subire.


Leader


- Cherokee: Leader dell'ala pro-sudista era il clan Watie-Boudinot. Stand Watie diventò l'unico generale indiano, ed Elias C. Boudinot il rappresentante Cherokee al Congresso Sudista. Leader dell'ala pro-nordista (in realtà, più anti-sud che pro-nord), nonché dell'intera Nazione Cherokee ("Principal Chief" secondo la terminologia legale) era John Ross che, benchè rappresentasse gli indiani purosangue, era Cherokee solo per un ottavo: pure godeva di un'autorità morale indiscussa, ed era generalmente considerato come leader anche dalle altre Nazioni.

- Creek: Nazione divisa in due fazioni analoghe a quelle Cherokee; valgono le stesse considerazioni già fatte. Il Principal Chief anti-sudista era il vecchio e riverito Opothleyohola (scritto anche Opoeth-le-yo-ho-la) mentre l'ala pro-sudista era in mano al clan McIntosh. Per ragioni analoghe a quelle dei Cherokee, c'erano stati omicidi nei leader pro-sudisti, in cui il vecchio capo era più o meno direttamente implicato.

- Seminole: Come le precedenti. Leader pro-sudista era John Jumper, che era anche Principal Chief, mentre il capo della fazione anti-sudista e tradizionalista compare sui documenti dell'epoca sotto niente meno che il nome di "Alligator".

- Choctaw e Chickasaw: in queste due Nazioni già molto integrate con la civiltà sudista il leader principale era un bianco, Douglas H. Cooper, già Agente Indiano per entrambe (in pratica, un misto tra ambasciatore e proconsole, mandato da Washington a rappresentare il governo) che se ne era fatto benvolere al punto da essere adottato il 25.05.61 dai Chickasaw. Di fatto non esisteva una fazione anti-sudista.

Un personaggio da citare è Albert Pike, nato a Boston ma poi divenuto generale sudista: un brillante scrittore, poeta ed avvocato che prima della guerra aveva rappresentato gli indiani in alcune cause in tribunale e ne aveva quindi conquistato la fiducia; e che nel 1861 su incarico governativo stipulò trattati di alleanza con le Nazioni Indiane, e ne divenne poi il primo comandante militare.


Unità costituite, Confederati


Tutte le unità indiane erano considerate di cavalleria, e montate sui piccoli pony locali. Nella prateria era molto difficile sfamare e mantenere in buone condizioni un gran numero di cavalli (e anche di pony, se è per quello) ed in genere i reparti operavano sparpagliati in piccoli distaccamenti.



CHEROKEE

- 1st Cherokee Mounted Rifles Regiment.
Col. John Drew.
Organizzato il 25.10.61.
Espressione dell'ala anti-sudista. Disertò in massa in dicembre 1861 (vedi oltre nelle operazioni) anziché combattere contro altri indiani. Ricostituito, partecipò a Pea Ridge, suscitando le ire dei nordisti (vedi oltre). Nessuna ulteriore azione di rilievo, disertando infine in massa per la seconda e definitiva volta in giugno 1862. Gran parte degli uomini si ri-arruolò nel 2nd Indian Home Guard Regiment dell'U.S.Army, essendo l'unico caso nella guerra di un reparto che cambiò bandiera in forma quasi organica.

- 2nd Cherokee Mounted Rifles Regiment.
- 1st Cherokee Mounted Volunteers.

Col. Stand Watie, poi Col. James M. Bell.
Organizzato il 12.07.61 come battaglione, ingrandito a reggimento nel corso dell'anno.
Espressione dell'ala filo-sudista. Nel 1862, dopo la diserzione dell'altro reparto, ri-numerato 1st (ma riferito in genere solo come 1st Cavalry). Eccellente stato di servizio - il migliore delle truppe indiane - a Pea Ridge, Prairie Grove, e decine di altri scontri minori.

- 1st Cherokee Cavalry Battalion.
- 2nd Cherokee Mounted Volunteers.

Maj. J.M.Bryan, poi Col. William P. Adair.
Organizzato su 5 compagnie il 03.09.62. Ingrandito a reggimento il 03.02.63 (riferito in genere come 2nd Cavalry).

- Frye's-Scales' Cavalry Battalion.
Maj. Moses C. Frye, poi Maj. Joseph A. Scales.
Organizzato nel 1864.



CREEK

- 1st Creek Cavalry Regiment.
Col. Daniel M. McIntosh.
Organizzato il 19.08.61.

- 1st Creek Cavalry Battalion.
- 2nd Creek Cavalry Regiment.

Lt.Col., poi Col., Chilly McIntosh, poi Col. Timothy Barnett.
Organizzato nel 1861. Ingrandito a reggimento nel 1862.

- Kenard's Cavalry Battalion
Organizzato su 2 compagnie nel 1864.



CHOCTAW

- 1st Chickasaw and Choctaw Cavalry Regiment.
- 1st Choctaw Cavalry Regiment.

Col. Douglas H.Cooper, poi Col. Tandy Walker.
Organizzato nel 1861.
Tecnicamente un'unità mista di due Nazioni; tuttavia appare in vari documenti - a guerra avanzata - come "1st Choctaw". E' probabile che progressivamente la composizione sia diventata mononazionale, oppure semplicemente il nome originale era troppo lungo.

- 1st Choctaw Cavalry Battalion.
- 2nd Choctaw Cavalry Regiment.

Maj., poi Col., Simpson Folsom
Organizzato nel 1862. Ingrandito a reggimento nel 1863 o 64.

- McCurtain's Cavalry Battalion.
- 3rd Choctaw Cavalry Regiment.

Lt.Col., poi Col., Jackson McCurtain.
Organizzato nel 1864. Ingrandito a reggimento nel 1865.



CHICKASAW

- 1st Chickasaw Cavalry Battalion.
Lt.Col. Joseph D. Harris, poi Lt.Col. Lemuel M. Reynolds
Organizzato nel 1862.

- 1st Chickasaw Cavalry Regiment.
Col. William L. Hunter
Organizzato, sulla carta, il 25.09.63; riportato solo in alcuni documenti del 1863, in seguito se ne perdono le tracce.



SEMINOLE

- 1st Seminole Cavalry Battalion.
- 1st Seminole Cavalry Regiment.

Lt.Col., poi Col., John Jumper.
Organizzato su 6 compagnie il 21.09.61. Ingrandito a reggimento nel 1864.



NEOSHO AGENCY

- Osage Cavalry Battalion.
Maj. Broke Arm [sic!]
Organizzato su 3 compagnie nel 1863.



RESERVE INDIANS

- Reserve Cavalry Squadron.
Cap. George Washington [sic!]
Organizzato su 2 compagnie nel 1864.



GRANDI UNITA'

Inizialmente (1861-63) tutte le unità indiane esistenti, ed alcuni reparti texani di rinforzo, erano raggruppate in un'unica brigata (Pike's-Cooper's) che era di conseguenza tra le più grosse di tutto l'esercito. I vari reparti erano però sempre sparpagliati, e molto di rado operavano in gruppo.

Dalla primavera/estate 1864 furono costituite due brigate:
- Cooper's (Choctaw, Chickasaw, Reserve)
- Watie's (Cherokee, Creek, Seminole, Osage)

Ed infine nell'inverno 1864-65 tre brigate:
- Watie's (Cherokee, Chickasaw, Osage)
- Walker's (Choctaw, Reserve)
- McIntosh (Creek, Seminole)

Le forze erano in genere organizzate in una divisione, con una brigata di cavalleria regolare (ed in seguito un battaglione di artiglieria) di supporto. Maggiori dettagli più avanti nella parte dedicata alle operazioni.


Unità costituite, Unionisti


Al contrario delle unità confederate, dove tutti i membri di ogni grado erano indiani, nelle unità unioniste tutti gli ufficiali superiori, e parte degli ufficiali inferiori e dei sottufficiali, era bianca. Come per le unità confederate, tutte erano considerate di cavalleria.

- 1st Indian Home Guard Regiment
Col. Robert V. Furnas
Organizzato il 22.05.62 tra Creek e Seminole rifugiati in Kansas.

- 2nd Indian Home Guard Regiment
Col. John Ritchie
Parzialmente organizzato in giugno 1862 tra Osage e nazioni minori. Un grande numero di Cherokee reclutati in luglio 1862, principalmente ex-membri del reggimento Drew's.

- 3rd Indian Home Guard Regiment
Col. William A. Phillips
Organizzato il 16.09.62 tra i Cherokee.

- 4th Indian Home Guard Regiment
- 5th Indian Home Guard Regiment
Gli ufficiali di questi due reparti furono nominati il 26.12.62, ma non risulta che la truppa sia mai stata arruolata.

Circa le operazioni militari di questi reparti, ammetto di essermi doumentato poco, per non dire nulla!


Le operazioni militari

(principalmente dal punto di vista dei sudisti)


Nota: questa panoramica copre le operazioni in Missouri, Arkansas e Louisiana solo nella misura in cui i loro effetti si riflettono sul Territorio Indiano, senza nessuna pretesa di completezza.



ESTATE 1861 - PRIMAVERA 1862

Le Nazioni mantennero una sostanziale neutralità fino alla battaglia di Wilson's Creek, Mo. (18.08.61) che sembrò potesse precludere alla perdita unionista del Missouri. A questo punto sotto le pressioni dell'ala pro-sudista (e dei sudisti stessi) furono firmati trattati di alleanza con la Confederazione, che prometteva - oltre a farsi peso di aiuti e sussidi - di aiutare con proprie truppe gli indiani nella difesa del loro territorio. Gli indiani da parte loro non erano impegnati ad alcuna azione all'esterno dei propri confini.

Tra i Cherokee non si registrarono scontri aperti: Ross e Watie si erano solennemente riappacificati in pubblico, ed entrambe le fazioni costituirono subito un reggimento ciascuna, il cui scopo principale era osservare sospettosamente quello della fazione avversa, e tenersi pronto al peggio [Cfr. le "famiglie" dei gangster].

Viceversa tra i Creek, il vecchio Capo Opothleyohola - che temeva la vendetta dei McIntosh - abbandonò le proprie terre insieme a circa metà della popolazione e si mise in marcia verso il Kansas nell'autunno. La migrazione fu ostacolata senza troppo successo dai reparti indiani - il 1st Cherokee disertò in massa prima che gli venisse ordinato di attaccare i loro confratelli - e da alcuni reparti inviati dall'Arkansas, ma le perdite maggiori furono causate dal terreno e dal clima: nella marcia invernale attraverso la nuda prateria i morti furono letteralmente migliaia, specie tra le donne ed i bambini al seguito.

Il Territorio era stato subito elevato in Department, cioè soggetto direttamente a Richmond, ed affidato a Pike (promosso generale); ma quasi subito un secondo ordine - pur non abrogando il primo - lo inseriva nel "Trans-Mississippi District of the Department N°2" insieme a Mo., Ark. e nord La., sotto il Maj. Gen. Earl Van Dorn trasferito d'urgenza dal fronte virginiano come arbitro super partes tra i vari leader locali, che avevano mostrano una spiccata riottosità alla collaborazione reciproca.

Van Dorn, che aveva poca simpatia personale per gli indiani [#7], ordinò subito e senza mezzi termini a Pike di attraversare la frontiera e portare in Arkansas tutte le sue forze, qualunque cosa dicessero i trattati, per partecipare alla grande battaglia che si andava preparando (Pea Ridge, Ark., 05.03.62). Le varie nazioni indiane obbedirono in maggiore o minore misura all'ingiunzione; in pratica le uniche unità della brigata Pike's che parteciparono alla battaglia furono i due reggimenti Cherokee.



OOB a Pea Ridge:

Army of the West (Van Dorn)

Ala destra (McCulloch)
Brigata [in realtà una divisione] Hébert's (fan. Ark. & La.)
Brigata [in realtà una divisione] McIntosh's (cav. Ark. & Tex.)
Br. Pike's (indiani)

Ala sinistra (Price)
Br. Little's (fan. & cav. Mo.)
Br. Slack's (fan. & cav. Mo.)
Br. Greene's (fan & cav. Mo.)
"Missouri State Guard" (fan. & cav. Mo.)



Quest'ultima era la milizia del Missouri, dipendente dal suo governatore e non soggetta agli ordini della Confederazione; teoricamente organizzata in nove "divisioni" (in pratica deboli brigate) i suoi uomini erano in corso di arruolamento nella altre brigate missouriane, queste invece regolarmente inquadrate nell'esercito sudista.

Pea Ridge è una tra le poche battaglie importanti in cui i sudisti avevano la superiorità numerica; e pressoché l'unica in cui, pur avendo questa superiorità, persero. Questa è la misura del genio di Van Dorn. I Cherokee non lasciarono una buona impressione nei sudisti (Pike stesso, nel suo rapporto, scrive "parlavano con tutti ma non ubbidivano a nessuno") ma va ricordato innanzi tutto che a termini di accordo nessuno avrebbe dovuto chiedergli di essere lì. Il 2nd (Watie's) non si comportò tutto sommato troppo male, ma il 1st (Drew's) attirò sul Sud critiche furibonde da parte della stampa nordista, avendo alcuni suoi membri scalpato (si dirà così? Intendo dire, tagliato gli scalpi) alcuni caduti nemici [#8]. L'eco fu tale che van Dorn, che già detestava tutti i pellerossa, non fa il minimo cenno alle truppe di Pike nel suo rapporto.

La sconfitta segnò la fine di ogni velleità sudista di riconquistare il Missouri. Van Dorn portò i resti delle sue truppe - con la sola e unica eccezione degli indiani - al di là del Mississippi (dove però arrivarono troppo tardi per essere di aiuto a Shiloh) e gli stati dell'Ovest furono abbandonati a se stessi.



ESTATE 1862 - INVERNO 1862

Le proteste di questi stati furono tali che, passata l'emergenza di Shiloh, i sudisti furono obbligati a rimandare dei rinforzi verso Ovest; rinforzi che consistevano... nel generale Hindman.

Questi, già deputato in Arkansas e personaggio politico popolare, si era distinto a Shiloh per energia ed abilità. Assegnato ora alla carica che era stata di Van Dorn (con in più anche il Texas), sembrò inizialmente fare dei veri miracoli: un nuovo esercito fu creato dal nulla, applicando in modo rigido la legge sulla coscrizione negli stati controllati, ed incoraggiando la popolazione del Missouri a raggiungere le sue linee per arruolarsi. Il Territorio Indiano non fu risparmiato: e Pike, che già aveva mal tollerato le ingerenze di Van Dorn, insorse contro le nuove e ancor più dure richieste di Hindman. In teoria aveva ragione (de jure continuava ad essere soggetto solo alle istruzioni di Richmond, ed i suoi uomini non erano tenuti ad alcun contributo militare al di fuori dei propri confini) ma il suo avversario usava metodi spicci, ed entro l'autunno lo aveva già fatto arrestare ed esautorato dal comando.

Nel frattempo grosse novità erano intervenute nel Territorio: gli unionisti - anche sotto la spinta emotiva di quanto accaduto ai Creek lealisti nell'inverno passato - avevano organizzato una spedizione verso Talehquah per ristabilire l'autorità dell'Unione. La capitale Cherokee fu raggiunta senza difficoltà - le forze filo-sudiste non erano in grado da sole di resistere - e, secondo quanto appare formalmente, John Ross ed il 1st Regiment furono presi prigionieri, e ricondotti verso il Kansas con gran parte dei loro familiari; in realtà, solo una copertura politica per evitare vendette sudiste, perché una volta che i "prigionieri" furono al sicuro entro le linee nordiste non tardarono a schierarsi al fianco dell'Unione. Parallelamente, Stand Watie fu eletto Principal Chief della nazione Cherokee (cioè, dalla metà pro-sudista).

Le nuove forze create da Hindman (che però, con suo probabile grosso disappunto, era stato ricompensato con l'esautorazione dal comando in capo, in favore di Holmes) consigliarono ai nordisti un prudente ripiegamento verso posizioni più sicure, ed alla fine dell'autunno 1862 i sudisti controllavano di nuovo l'intero Territorio e l'intero Arkansas.

A Newtonia, Mo., si era svolta il 30.09.62 una piccola battaglia tra la brigata indiana confederata (ora Cooper's; l'unico scontro a cui parteciparono quasi tutti i reparti indiani che ne facevano parte) e foze nordiste; conclusasi con una sconfitta non fatale, ma innegabile, dei sudisti. Si disse che Cooper era ubriaco, e la cosa probabilmente ebbe i suoi strascichi sulla sua carriera.



Le forze confederate nel Trans-Miss. a Novembre 1862 erano:

Trans-Miss. Department - Lt. Gen. Holmes

1st Corps - Mj. Gen. Hindman

1st Div. (Steele's)
Brg. Cooper's [cav. indiani]
Brg. Roane's-Bradfute's [cav. Tex.]

2nd Div. (Shoup's)
Brg. Fagan's-Hawthorn's [fan. Ark.]
Brg. McRae's [fan. Ark.]

3rd Div. (Parsons')
Brg. Steen's [fan. Mo.]
Brg. Shaver's-Tappan's [fan. Ark.]

4th Div. (Marmaduke's)
Brg. Carroll's-Monroe's [cav. Ark.]
Brg. Shelby's [cav. Mo.]
Brg. White's-Porter's [cav. Mo.]

2nd Corps [vacante]

1st Div. (McCulloch's)
Brg. Randal's [fan. Tex.]
Brg. Young's [fan. Tex.]
Brg. Flournoy's [fan. Tex.]
Brg. Hawes'-Carter's [fan. Tex.]

2nd Div. (Churchill's)
Brg. Dunnington's [fan. Ark.]
Brg. Garland [fan. Tex.]
Brg. Deshler [fan. Tex.]



La divisione Steele's comprendeva il Territorio Indiano, il resto del 1st Corps l'angolo nord-ovest dell'Arkansas, la Churchill's era nell'angolo opposto di guarnigione alla fortezza di Arkansas Post, e la McCulloch's copriva il medio Mississippi. C'erano poi piccoli presidi in Louisiana e Texas.

In seguito la br. Porter's fu trasferita nel Territorio in sostituzione della Bradfute's, che era stata appiedata e dava segni di morale vacillante [vedi un mio precedente post]. Le sette brigate sotto il diretto comando di Hindman parteciparono alla battaglia di Prairie Grove, Ark. (09.12.62) dove un fatale attimo di esitazione del leader sudista compromise sia la sua brillante carriera, che le sorti del suo stato. Poco dopo Arkansas Post veniva attaccato da una parte delle foze di Grant, e costretto alla resa con tutta la sua guarnigione (11.01.63). Come risultato fu giocoforza ritirarsi sulla linea del fiume Arkansas (nell'inverno la ritirata divenne presto una rotta) ed abbandonare la metà superiore sia dello stato omonimo, che del Territorio. A Prairie Grove era anche presente, delle forze indiane, il solo reggimento Watie's che, benché non direttamente impegnato in azione, si comportò molto meglio di tanti reparti bianchi nella successiva ritirata.



PRIMAVERA 1863 - INVERNO 1863

Richiamato Hindman a Est in semi-disgrazia (comanderà poi una divisione a Chickamauga e Atlanta, e un Corpo a Chattanooga) il settore del Trans-Miss. fu dapprima diviso in due (Mo., Ark. e Territorio a Holmes, Tex. e La. a Kirby-Smith, appena trasferito dall'East Tennessee dopo pesanti contrasti con Bragg) e poco dopo nuovamente riunito sotto Kirby-Smith, con Holmes in posizione subordinata ed il suo comando ribattezzato District of Arkansas.

Dopo pochi mesi Holmes fu ritrasferito a est per ragioni di salute (era anziano, e tra l'altro molto sordo) ed al suo posto venne chiamato Sterling Price; ex-capo della milizia pro-sud del Missouri e personaggio eccezionalmente popolare nel suo stato, benchè non da tutti ritenuto un gran generale (e particolarmente non da Jeff. Davis, che lo aveva in grande antipatia).

Uno dei primi atti di Price fu tentare un'azione di alleggerimento di Vicksburg, in un attaccao alla città di Helena, Ark. (04.07.63) che si risolse in un fiasco sanguinoso. A seguito di questo e di altri rovesci, prima dell'inverno i confederati occupavano ormai solo l'estremo angolo sud-ovest dell'Arkansas.

Nel Territorio la situazione militare non era cattiva di per sé (anche perché gli unionisti non vi dedicavano molte energie), ma ogni ritirata in Arkansas comportava necessariamente un movimento analogo tra gli indiani, che quindi erano stati progressivamente costretti ad abbandonare - con seguito di donne e bambini, per prevenire vendette - prima il territorio Cherokee, e poi quello Creek. Nel frattempo, in estate il Territorio era stato costituito in un District separato dall'Arkansas, e dipendente da Kirby-Smith.

In questo periodo si registrarono varie piccole azioni di disturbo e di guerriglia da parte delle forze sudiste, che comprendevano ora la solita brigata indiana (con aliquote texane) Cooper's più la brigata Cabell's di cavalleria dell'Arkansas (che era in gran parte formata da disertori di Prairie Grove che avevano preferito riarruolarsi in un reparto a cavallo [#9], e non brillavano per eccessivo zelo alla causa), riunite nella divisione Steele's. Dall'agosto 1863 i texani furono separati dagli indiani e, rinforzati da nuove unità fatte affluire dal Texas, consolidati nella brigata Bankhead's-Gano's, mentre la Cabell's a dicembre tornava nello stato madre.

Il generale William Steele, che durante la seconda metà del 1863 comandava l'intero Territorio, era un leader capace, ed una brava persona che non disprezzava gli indiani (oltre che l'ennesimo nativo del Nord e diventato generale sudista); ma Cooper faceva il possibile per minarne l'autorità tra le truppe perché puntava al suo posto. Infine a dicembre Steele fu rimpiazzato, non da Cooper però!, ma dal texano Samuel B. Maxey. Non si registrarono altri avvenimenti di rilievo, a parte un lento e costante arretramento dei sudisti verso sud.



PRIMAVERA 1864 - AUTUNNO 1864

In Louisiana Banks dette inizio alla famigerata Red River Campaign, che si risolse rapidamente in un grosso smacco per l'Unione. Era previsto un movimento a tenaglia, con Banks in Louisiana che saliva da Sud-Est e Steele (nessuna parentela) in Arkansas che scendeva da Nord-Est, entrambi diretti a Shreveport. In un esempio da manuale di strategia napoleonica le due branche della tenaglia furono sconfitte separatamente a Sabine CrossRoads (08.04.64) e Jenkins' Ferry (30.04.64) e ricacciate indietro da forze globalmente inferiori. Tra le truppe concentrate nel nord Louisiana - sud Arkansas per respingere l'attacco erano compresi anche i reggimenti della Nazione Choctaw, che attraversarono il confine senza protestare e si comportarono disciplinatamente, pur senza partecipare a scontri di rilievo. Al ritorno nel Territorio la brigata indiana fu infine divisa in due, e Stand Watie promosso generale (06.05.64).

In Settembre Sterling Price tentò una controffensiva in grande stile: con tre divisioni di cavalleria attraversò l'Arkansas ed entrò in Missouri con l'obiettivo di reclutare volontari. La spedizione percorse molta strada, ma ottenne pochi risultati positivi, ed il guadagno in nuovi volontari fu abbondantemente bilanciato dalle perdite nella secca sconfitta di Westport, Mo. (23.10.64) e dalla lunga ritirata autunnale fino al Texas.

Nello stesso periodo le forze sudiste nel Territorio - che non avevano direttamente partecipato alla spedizione - contavano le seguenti forze:



District of Indian Territory (Maxey)

Div. Cooper's
Brg. Cooper's (Col. Walker; Choctaw, Chickasaw, Reserve)
Brg. Watie's (Cherokee, Creek, Seminole, Osage)

Indipendenti:
Brg. Gano (cav. Texas)
Battaglione d'artiglieria Krumbhaar's (4 batterie, 16 cannoni)

Cooper aveva infine ottenuto il comando della divisione [#10], ma non la seconda stella di Major General a cui aspirava.



INVERNO 1864 - ESTATE 1865

Con il fallimento della controffensiva di Price (che precede solo di poco l'altrettanto fallimentare iniziativa di Hood) ed il peggioramento della situazione generale, le truppe texane furono richiamate nello stato madre per fronteggiare la futura temuta invasione che si attendeva da est. Gli indiani furono lasciati da soli a difendere la frontiera nord del Texas, e gli fu addirittura proposto di istituire la coscrizione obbligatoria (non è chiaro dalle mie fonti se questo fu poi messo in pratica. Sembrerebbe di sì, a giudicare dalle nuove unità create nel 1864). Cooper, tuttora smanioso di promozioni, si recò personalmente a Richmond [#11] nel gennaio 1865 per sollecitare il beneplacito governativo [#12] alla costituzione della terza brigata indiana; ritenendo presumibilmente che, dopo, non gli sarebbe più stata negata la seconda stella. Il beneplacito arrivò, ma non l'agognata promozione; in compenso in Marzo Cooper - di ritorno nel Territorio - prendeva il posto di Maxey alla guida del District.

La guerra era agli sgoccioli: il 26.05.65 Kirby Smith si arrendeva agli unionisti con tutto il Trans-Miss. Department. Poco prima (11.05.65) si era arreso anche il generale Jeff Thompson, che da mesi resisteva isolato nell'angolo nord-est dell'Arkansas; poco dopo (23.06.65) era la volta della brigata di Stand Watie, l'ultimo generale sudista a deporre le armi [#13].



DOPO LA GUERRA

Earl Van Dorn non vide l'armistizio: uno dei leader sudisti considerati più promettenti all'inizio della guerra, dopo una carriera ben poco fulgida fu ucciso il 07.05.63 non dal nemico, ma da un furibondo marito a cui aveva sedotto la moglie.

Albert Pike era stato incaricato in extremis, a guerra ormai quasi conclusa, di tentare la mossa disperata di portare dalla parte dei sudisti le tribù indiane selvagge, sfruttando la sua ancora grande popolarità; ma non se ne fece nulla. Dopo la guerra dedicò gran parte delle sue energie allo sviluppo degli ordini massonici, un altro dei suoi molteplici interessi.

Thomas C. Hindman, gravemente ferito nella campagna di Atlanta e ritiratosi dal servizio attivo, fu uno del manipolo di irriducibili che passò in Messico nel 1865 anziché accettare la sconfitta, rimanendovi tre anni. Rientrò in Arkansas nel 1868 e fu quasi immediatamente assassinato, forse da un parente di uno dei numerosi renitenti alla leva che aveva fatto fucilare nel 1862.

Douglas H. Cooper riscattò la sua sete di gloria bellica dedicandosi al patrocinio legale degli indiani in vari processi durante la Ricostruzione.

Stand Watie dopo la guerra divenne un tranquillo agricoltore. Non subì alcun fastidio da parte della fazione di John Ross, che era morto per cause naturali nel 1866.


Fonti


- J. Monaghan, Civil War on the Western Border 1854-1865
- A. H. Abel, The American Indian as Slaveholder and Secessionist
- A. H. Abel, The American Indian in the Civil War
- S. Sifakis, Compendium of the Confederate Armies
- S. Sifakis, Who was Who in the Civil War
- E. Warner, Generals in Gray
- il CD degli Official Records
- il CD del relativo atlante


Note


[#0] Per dare un'idea delle difficoltà del territorio: quando i sudisti si ritirarono (aprile 1862) da Santa Fe verso il Texas, i nordisti non fecero alcun tentativo di catturare i numerosi dispersi e sbandati nemici, perché non avrebbero saputo come sfamarli.

[#1] D'altro canto, occasionalmente l'uomo bianco poteva provare uno slancio di ammirazione romantica per il nobile guerriero della prateria in groppa al suo destriero, etc... (Cfr. Rousseau ed il suo Buon Selvaggio). Non che i pacifici agricoltori Cherokee, ed i loro leader in marsina, corrispondessero molto a questo archetipo!

[#2] Cfr., ad esempio, la reazione delle popolazioni arabe alla penetrazione della cultura occidentale; o la rivolta dei Boxers.

[#3] Non avendo letto Irving, mi sfugge il senso. Capirei il termine "pine indians" con riferimento alle foreste, ma nei riferimenti il termine è decisamente "pin". Monaghan però precisa: "Con più probabilità, il nome si riferiva all'insegna della società segreta: una spilla da balia ("pin") fissata sulla camicia."

[#4] Con la notevole eccezione dei Seminole, le grandi Nazioni si erano sempre segnalate per una generale inoffensività verso i bianchi, se non addirittura per una fattiva collaborazione. Vedere però più avanti quanto accaduto a Pea Ridge.

[#5] Lo studioso indiano Sequoya, o Sequoyah, aveva ideato la conversione scritta dei fonemi cherokee nal 1821 circa. L'albero ha preso il nome da lui, e non viceversa.

[#6] Furono toccati livelli grotteschi con i Delaware - originari dello stato omonimo - a cui fu proposto il trasferimento in Oregon: esattamente dall'altro lato del continente rispetto alle loro terre originarie.

[#7] Prima della guerra aveva prestato servizio lungo la frontiera texana, dove aveva assimilato la viva ostilità locale per gli indiani di qualunque tipo - e sterminato senza provocazione un buon numero di Kiowa. La traduzione dal francese di J.Pictet, "La Grande Storia degli indiani d'America", probabile cripto-monarchica, nel trattare il fattaccio rende "Earl Van Dorn" come "il Conte Van Dorn".

[#8] Il 1st (non il 2nd) aveva ricevuto da Pike l'autorizzazione "a combattere secondo le proprie usanze". Da ricordare che i Cherokee erano una tribù "civilizzata" con alle spalle quasi due secoli di contatti pacifici con i coloni; ma vedi quanto già detto a proposito della società Keetoowah, e soprattutto del fascino esercitato da Cheyenne & C. sui giovani della Nazione. In un dipinto dell'epoca sulla battaglia - riportato in copertina del libro di Abel - gli indiani sono chiaramente rappresentati nel classico costume delle praterie (giubba e pantaloni di pelle, penne nei capelli). Questa può essere una licenza artistica, oppure ciò che i giovani Cherokee intendevano ormai per "proprie" usanze.

[#9] Questo era un problema cronico dei sudisti, perché ad ogni volontario era consentito di poter essere assegnato ad un reparto a cavallo - evitando così tutti i disagi della fanteria - purchè portasse con sé un cavallo; cosa che tra l'altro comportava un basso livello qualitativo degli animali, perché per i volontari andava bene qualunque animale (anche rubato) purché respirasse: nel tardo 1864 alcuni reparti erano ormai montati per il 50% su muli.

[#10] Notare come Cooper risulti nominalmente comandante sia di una brigata che di una divisione: in questo caso - abbastanza comune - la divisione non era de jure riconosciuta come tale, ma solo come gruppo di brigate, il cui comando temporaneo spettava al brigadiere più anziano (la cui brigata veniva comandata, sempre temporaneamente, dal suo colonnello più anziano). Era anche frequente il caso in cui una (piccola) brigata veniva formalmente assegnata ad un colonnello, senza passaggio al grado superiore.

[#11] L'attraversamento del Mississippi, pur controllato dai nordisti, non sembra fosse impossibile. A parte i viaggi frequenti dei corrieri, e quelli occasionali dei generali, in almeno due occasioni (11th & 17th Ark. Mounted Infantry Consolidated Regiment, e 1st Texas Sharpshooters Battalion) un intero reparto passò il fiume, anche se probabilmente a piccoli gruppi.

[#12] Benché ovviamente qualunque leader potesse raggruppare due reggimenti e chiamarli "brigata" nei suoi rapporti, per la nomina del comandante al grado richiesto occorreva la sanzione governativa; e le autorità tendevano a preferire un minor numero di brigate, ma di forza maggiore.

[#13] Ma non l'ultima bandiera sudista a sventolare: onore che spettava all'incrociatore C.S.S. Shenadoha che, ignaro della fine della guerra, in quei giorni stava distruggendo la flotta baleniera americana al largo dell'Alaska.


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